La partita attesa, Napoli - Genoa



Mercoledì sappiamo tutti cosa succede, la partita che aspettavamo al Santiago Bernabéu. In settimana ho letto che il Real è interessato a Zieliński (8). Mica scemi. Pensate l’anno scorso avevamo David Lopez. Adesso ci sta venendo fuori questo piccolo gioiellino: non uno, ma ben due piedi in più rispetto al gentiluomo spagnolo, perché di sinistro la mette negli angoli come con il destro. Oggi si dice che un giocatore strappa, termine che serviva a descrivere un infortunio calcistico, ma certo ha stoffa se vogliamo raccontarla così. Se arriva la continuità, durante la partita e durante l’anno, una fase di interdizione più attenta, avremmo le due mezz’ale migliori del campionato. A proposito di interdizione da Diawara (7) non possiamo aspettarci ancora chissà quali geometrie, deve ancora costruirsi la sua visione del gioco, capire che la palla si fa girare velocemente sì, uno o due tocchi, ma con un progetto ben preciso e non solo per disimpegnare all’indietro. Ma gli va riconosciuta non solo la fisicità difensiva, bensì la sfrontatezza con cui di prima, su tocco all’indietro di Insigne, con un lancio liftato invita Mertens (7 e due mezzi - gol -) a sprintare con Burdisso per poi servire il caporale Giaccherini (7) che quando serve c’è. Svanita la furia agonistica dei primi venti muniti del Genoa, uomo su uomo a tutto campo, il resto ci è venuto abbastanza facile, soprattutto quando abbiamo capito che era meglio allargarsi che non incaponirsi necessariamente al centro. Piccola preoccupazione in vista del Real, un Koulibaly non proprio lucidissimo che ha pure tentato di emulare il talismano Maradona e quasi ci riusciva, però gli stinchi non sono i piedi e i suoi non sono quelli di Diego. Forza Napoli Sempre, si va a Madrid. 

Ventiquattresima di campionato.  Napoli - Genoa 2 a 0

[prove tecniche di rubrica di un tifoso anglo-napoletano: Il deserto dei leoni]

posted by Mauro Erro @ 10:59,

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