La zuppa inglese di Fellini

Federico Fellini, Santa Marinella 1959

Sono e sono stato goloso fin da bambino, soprattutto di quei dolci “umidi” che si facevano in casa per le feste: i diplomatici, la crema e soprattutto la zuppa inglese. Ma soprattutto sono goloso di quella zuppa inglese che faceva mia nonna, non come la fanno oggi a Roma, con la panna. Quella della nonna Franchina mi ricorda momenti particolarmente felici. Era fatta con il pan di Spagna imbevuto nell’Alkermes, non con i savoiardi, ma con strati alternati di una crema gialla e densa e un po’ di cioccolata. Guardavo la nonna, ammirato, mentre con un imbuto di carta, fatto con un foglio del Corriere padano, decorava la torta con ghirigori di chiara d’uovo sbattuta e zucchero. La seguivo, quando portava in tavola il dolce dopo averci versato sopra un mezzo bicchiere di Mistrà. Poi prendeva uno zolfanello e accendeva il liquore. Era una sorta di trofeo luminoso, un incanto. E quell’incanto è rimasto nei miei ricordi. 

[da La Memoria del Gusto, Laura Bolgeri, ed. cinquesensi. Prove tecniche di rubrica: La Biblioteca di Alessandria.]

posted by Mauro Erro @ 08:59,

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