Torta di patate e camembert

Come tutte le cose, anche per il camembert, sinonimo per eccellenza di formaggio francese, che vanta innumerevoli tentativi di imitazione, sarebbe meglio se potessimo mangiare l’originale – artigianale. Il camembert, che prende il nome da un villaggio della Normandia, è reperibile sotto due denominazioni: se tutte le fasi previste dal disciplinare sono effettuate nella regione omonima, il formaggio viene denominato Camembert de Normandie AOP (Appellation d'Origine Protégée), se invece si utilizza latte proveniente dalla Normandia, ma lavorato in caseifici di altre regioni, il formaggio viene denominato Camembert Laitier (particolari tipi di camembert sono il Camembert affiné au Cidre de la Maison, un prodotto che si ottiene immergendo le forme di camembert nel sidro per un periodo di quindici giorni, e il Camembert al Calvados, le cui forme vengono prima private della crosta e poi messe a macerare nel Calvados). Questo formaggio, invece, è prodotto un po’ ovunque dall'industria casearia: in paesi tipo Stati Uniti, Canada e Svizzera, ma naturalmente le differenze sono notevoli. Il camembert artigianale deve avere una crosta bianca con striature e chiazze rosse, la pasta deve essere densa, di colore giallo, cremosa e morbida e il sapore deve essere fruttato che tende al dolce e al sapido nei punti più vicini alla crosta. Probabilmente in qualche bottega gourmet che seleziona bene potrebbe trovarsi, ma quello reperibile con più facilità è il camembert industriale, che non avrà quel gusto fruttato e nemmeno un odore e un sapore proprio caratteristici, ma avrà comunque una discreta salatura e un leggero odore muffato (quando non prevale troppo l’ammoniaca) che per alcuni sformati, come questa gustosa torta salata, si può utilizzare tranquillamente.
Il connubio patate e formaggio è interessante, le patate rendono più delicato il boccone e asciugano il ripieno della torta, il camembert o pseudo tale, invece, gli dà un tocco intrigante…(immaginate cosa sarebbe con l’originale!!!).

PS: La torta salata è stata preparata in abbinamento ai Cortese di Tenuta La Scolca per la degustazione di Giovedì 5 Novembre, prima serata del primo trimestre dell’ Enolaboratorio 2009/2010 .

Ingredienti per 6 persone

2 rotoli di pasta sfoglia
200 gr di camembert o brie
30 gr di burro
2 patate
2 cucchiai di prezzemolo tritato
1 tuorlo
Sale, pepe e noce moscata

Lessate le patate in acqua fredda. Intanto, per guadagnare tempo, cominciate a pulire il vostro camembert o brie: con un coltellino grattate delicatamente la superficie della classica crosta biancastra, cercando di lasciarla intatta. Affettate quindi il formaggio a fette non troppo sottili. Una volta cotte le patate, sbucciatele e schiacciatele in una ciotola con una forchetta. Aggiungete il prezzemolo tritato, una grattatina di noce moscata e aggiustate di sale e di pepe. Sfogliate un rotolo di pasta sfoglia su carta da forno e mettetelo direttamente sulla placca da forno, distribuite il composto di patate lasciando un bordo di 2/3 centimetri circa e distribuiteci sopra il burro a fiocchetti. Per facilitare il taglio finale della fetta dividete la purea di patate in 6 spicchi, poi distribuite le fette di formaggio su ogni spicchio. Coprite con l’altro rotolo, per sigillare bene i lembi delle due sfoglie aiutatevi con il dorso di un coltello e poi riducete il bordo a cornicione. Spennellate la superficie con il tuorlo diluito con un cucchiaino di acqua e cuocete in forno caldo a 200° per trenta minuti. (Ricetta tratta da Sale&Pepe)

Adele Chiagano

posted by Mauro Erro @ 08:49,

2 Comments:

At 11 novembre 2009 alle ore 10:21, Anonymous milena sica said...

Molto semplice da preparare ma sicuro un gusto rustico con un tocco di cremosità..uhmm..sono curiosa di sapere,come sempre il vino da abbinare..mi diletterò al più presto...

 
At 16 dicembre 2009 alle ore 09:51, Anonymous Jasmine said...

Sembra buonisssima.... :)

 

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