Marmellata di Giuggiole

Siamo a novembre inoltrato e il mio alberello ha da poco finito le sue giuggiole, si possono intravedere tra le foglie ancora verdi e i rami contorti alcune metà mangiucchiate dai passerotti, oppure a terra quelle risparmiate da Camillo, il mio terribile cane, ma in questi giorni ciò di cui posso godere è la marmellata, realizzata con le ultime giuggiole raccolte ad ottobre, giusto in tempo per poterla preparare. E’ un po' di tempo che ho questo alberello in giardino, il giuggiolo o dattero cinese, un alberello ornamentale dalle foglie di un verde brillante che produce piccoli fiorellini dal colore bianco verdastro e, a fine estate, frutti dalla buccia scarlatta grandi quanto un'oliva. Non abbiamo finora potuto mangiarne i frutti né tantomeno pensare di realizzarci una marmellata, ma quest’anno l'alberello ci ha regalato le prime "vere", ma piccole, giuggiole e la mamma ci ha provato. All’inizio della piccola produzione l’alberello (sì, continuo a chiamarlo alberello perché questo esemplare che potrebbe arrivare fino a 12 metri da noi non arriva nemmeno a due metri e trentatré) aveva giuggiole non ancora mature, verdoline, e il loro sapore ricordava quello della mela, abbiamo aspettato che maturassero, cioè che la loro buccia diventasse scura e un po’raggrinzita e che il sapore diventasse sempre più dolce fino ad assomigliare al dattero, e le abbiamo raccolte, in fretta, prima degli uccelli, tra le api ronzanti e Camillo tra le gambe impaziente più che mai e attento ad acchiappare quelle che ci cadevano dalle mani (avete mai visto un cane che mangia le giuggiole???). Beh la marmellata si è fatta, ma la sua preparazione, nonostante i consigli degli esperti (zia Lucrezia), ha seguito il caso e l’istinto, il risultato è stato, come dire, simpatico: dalle giuggiole raccolte abbiamo ottenuto 6 vasetti di marmellata, tre che possiamo definire una sorta di confettura con tanto di pezzetti di giuggiole e tre per alcolizzati, perché c’è un’aggiunta di wisky…così per aggiustare…caso mai la confettura non fosse di gradimento (ci vogliamo credere???). In questa sede ne riporto una…poi vedete un po’ voi…se ci fosse qualcuno che la preferisce corretta …mi fate un fischio!!!

Ingredienti

1 kg di giuggiole
600/700 gr di zucchero (zia Lucrezia diceva però 800 gr)
1 limone
Acqua

Lavate le giuggiole, dividetele a metà e mettetele in una casseruola con poca acqua, il succo del limone, lozucchero e la scorza a pezzetti, fatele cuocere per una trentina di minuti. Toglietele dal fuoco, fate intiepidire leggermente, eliminate i noccioli e passate il composto al passaverdure. Rimettete sul fuoco e fate cuocere per altri trenta minuti. Frattanto bollite i vasetti di vetro e i loro coperchi e asciugateli bene. A fine cottura fate intiepidire un po’ la marmellata e riempite i barattoli un po’ al di sotto del bordo. Quando saranno tutti colmi pulite i bordi con un panno, sbatteteli un po’ sul piano di lavoro per assestare il composto e tappateli. Capovolgeteli per una decina di minuti in modo che si crei il sottovuoto e poi conservateli in dispensa.

Adele Chiagano

posted by Mauro Erro @ 11:25,

3 Comments:

At 30 settembre 2011 alle ore 14:12, Anonymous maurizio said...

lo zucchero quando lo metto?

 
At 1 ottobre 2011 alle ore 12:56, Anonymous Anonimo said...

Ci sto provandi ,spero mi riescano bene,non erano cosi mature le mie..Grazie cmq

 
At 1 ottobre 2011 alle ore 13:05, Anonymous Adele said...

Ciao Maurizio,
scusami se non ti ho risposto subito.
Ho dimenticato di indicare quando mettere lo zucchero e ti ringrazio per avermelo fatto notare. Lo devi mettere nella casseruola insieme alla frutta e a tutto il resto (limone, acqua, ecc)
sorry :-)

 

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