Dolcetto di Ovada Gli Scarsi 2005, Pino Ratto

Rubo allo spazio Facebook degli amici di Cantina Giardino questa foto che ritrae Pino Ratto con Daniela Di Gruttola e altre sorridenti donzelle durante un’edizione di Critical Wine, in segno di ringraziamento ad Antonio Di Gruttola, così gentile da regalarmi l’ultima bottiglia che ho tracannato del Dolcetto Gli Scarsi. Post domenicale, quindi snello e onde evitare di essere ridondante vi invito a leggere le parole scritte qui da collega bottegaio Fiorenzo Sartore sul suo Diario enotecario e, poi, l’omaggio scritto da Marco Sartori sulla versione on-line di Porthos, qui. Aggiungo qualche informazione di carattere tecnico: la zona di produzione è Rocca Grimalda, al confine con Ovada. I vigneti sono esposti a sud su giacitura collinare, terreno miocenico, terziario, marna e arenarie. La messa a dimora delle piante risale al 1935, portainnesto 420/A scelto in quanto “beve poca acqua”, sistema di allevamento: guyot basso. La fermentazione avviene in botti di cemento vetrificato, con macerazione sulle vinacce da 30 a 60 giorni. La fermentazione malolattica e l’affinamento avvengono in barriques depurate fino a due anni. Chiarifica con bianco d’uovo e sosta sulle fecce fini da tre a nove mesi.
Ah, quasi dimenticavo, è ‘bbono, assai ‘bbono, longevo, molto longevo e costa niente. 10, 12 euro o giù di lì.

Seal, A change is gonna come.

posted by Mauro Erro @ 12:24,

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