La casa di LeM

Io e mia moglie siamo antidecisionistiorganizzati, cioè, non amiamo decidere con molto anticipo quello che dobbiamo fare, soprattutto se si tratta dell’utilizzo del tempo libero (Se è libero non facciamolo diventare come il lavoro, quindi….). Il 22 settembre alle ore 20.30 ci viene una voglia matta di farci coccolare in un ristorante prima di coccolarci a vicenda nel letto. Prendiamo la nostra macchina della domenica e ci avviamo per le sinuose curve dell’Irpinia. Quindici minuti, fino ad arrivare alle falde del monte Faro e precisamente in località Cortecce nel comune di Costabrito. Un piccolo borgo contadino magnificamente tenuto in vita da una decina di famiglie che continuano a preferire la terra all’asfalto. Arriviamo nell’ampio parcheggio e le soffici voci di un gruppo di bambini ci accolgono con gioia. Chiediamo di accompagnarci al ristorante, loro ci guidano per le stradine fino alla porta di ingresso come i Santi vengono accompagnati dai fedeli in processione. “La Casa di LeM” è un concetrato di famiglia e antifamiglia. La prima è sottolienata dall’armonia che aleggia in tutto quello che si muove tra queste mura, dall’arredamento e dalle pareti, sopra le quali spiccano una serie interminabile di disegni coloratissimi fatti dai bambini del paese. La seconda è da ricercarsi nel fatto che Lucia e Maria sono famiglia di fatto e non di codice. Maria, responsabile del servizio ed espertissima Sommelier, ci accoglie in sala e subito ci presenta la “Cheffa” Lucia, non alla fine, come succede di solito, solo per i complimenti. Queste due non hanno paura di niente. Ci sediamo, e mia moglie non può fare a meno di notare la originalissima Hotellerie che si para davanti a noi. Dai bicchieri di cristallo Austriaco alle posate, dalle bianche tovaglie con finale ricamato al centrotavola con fiori di stagione. Io mi soffermo un po’ di più sulla quarta di Maria. Non abbiamo voglia di decidere nulla, quindi facci stare bene, massaggiaci cervello e palato. I piatti di “LeM” non hanno nè tempo e nè luoghi da raccontare se non quelli delle nostre due amiche. Ogni casa ha una storia e le due donne la spingono fin dentro i fornelli. “Insalata di gamberi di fiume con radicchio e mango”. Non siamo in nessun posto e in nessun tempo tutto cuoce solo nelle menti delle persone. Un piatto croccante che Mary (ormai siamo arrivati ai nomignoli) ci abbina alla Coda di Volpe 2005 di “Vadiaperti”. La “Pralina di spigola con fondo di erba limoncina” per berci il Fiano di Avellino 1999 “Colli di Lapio della Signora Clelia” e un “Petto di quaglia con agretti e finferli” con due calici di La Tache 1995 “Romanee Conti”. Sono le 23.30, prendo la mano di Monica appoggiata sul lato sinistro del tavolo, sarebbe il momento perfetto per chiedergli di sposarmi, ma lo siamo già, gli sorrido e continuiamo. Anche Lucia esce dalla cucina e viene al nostro tavolo per portarci qualche “Tartarelle alle noci di Macadamia” e ci scoliamo insieme una boccia d’Yquem 75. I vini sono tutti al bicchiere, ma lasciatevi guidare senza remore dalla mano di Maria. Il conto? € 75.00 in due. DDDDDRRRRRIIINNNNNN!!! Lelloooo! Svegliaaaa! è ora di andar a lavoro… Questo è il sogno, dal prossimo numero inizierò a raccontarvi la realtà…Sigh!! Sigh!!

La Casa di LeM
C.da Cortecce
83666 Costabrito (AV)
Tel. 0825 548796255377
Sito http://www.lacasadilem.it/ - info@lacasadilem.it


Lello Del Franco

Nota: il disegno che vedete è tratto dal blog
http://giovaneari.blog.kataweb.it/

posted by Mauro Erro @ 10:54,

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