Vigna d'Alceo 1999, Castello dei Rampolla

Si è tenuta ieri, presso l'hotel Cavalieri Hilton di Roma, alla presenza dei produttori e dell'enologo Giacomo Tachis, a cura dell'Ais-Bibenda Roma, una doppia verticale dei vini di punta - Sammarco e Alceo - dell'azienda Castello di Rampolla. Ben 17 annate, una maratona affascinante e faticosa per il palato. Appena usciranno le note che ho scritto sul sito dell'Ais Napoli ve ne darò notizia. Nel frattempo, potete leggere alcuni cenni dell'azienda e una breve nota del 1999, tra quelli che mi hanno maggiormente colpito.
Dal 1994 l’azienda è a conduzione biodinamica, per cui si utilizzano solo lieviti indigeni per la fermentazione, non si aggiungono enzimi o prodotti coadiuvanti, l’utilizzo dell’anidride solforosa è ridotta al minimo.
La vigna è tra i 250 e i 300 metri sul livello del mare, le viti hanno un’età media che supera i trent’anni (anche se si sta provvedendo a nuovi innesti). La densità per ettaro è di 10000, oggi ridotti a 8.000, ceppi. La resa d’uva per pianta è alquanto significativa: solo 300-500 grammi! Il colore è compatto, concentrato, quasi impenetrabile. Il naso è ampio e parte da sentori di frutta di more in confettura, poi erbe e spezie, evidente una nota di finocchietto selvatico, poi agrumi (lime) e sentori floreali. Al palato ha grande equilibrio, una netta mineralità, ottima trama tannica: elegantissimo, chiude lungo. Metallica.

posted by Mauro Erro @ 13:22,

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