Fontalloro 2001, Fattoria di Felsina

Impelagato in faccende lavorative e attanagliato da un raffreddore che m’impedisce di assumere alcool (più o meno) in maniera da goderne, torno ad un assaggio di circa sei mesi fa. Felsina vuol dire Sangiovese, di stampo più classico con il Chianti Classico Rancia riserva, di stampo più moderno senza tradire un’idea di legame con il territorio (quello di confine tra le denominazioni Chianti classico e Chianti colli senesi) con il Fontalloro. Dai terreni rocciosi e calcarei del Chianti Classico e quelli sabbioso limosi delle Crete senesi, le uve (100% sangiovese) coltivate a Guyot semplice con un massimo di 5/8 gemme per ceppo vengono raccolte a mano. Dopo la fermentazione, il vino affina in barrique per 18/20 mesi a cui segue un periodo di riposo in bottiglia che varia tra gli otto e i dodici mesi. Allo sguardo si presentò cupo, concentrato, un rubino dai toni marcati che inducono all’errore. Il naso era soffice, sussurrato, giocato sull’eleganza e la finezza: frutto di ciliegia e mora, ma anche sensazioni floreali di violetta e delicate sfumature dolci di cannella impreziosite da sentori di terra e pepe nero. Al palato si espresse suadente, carezzevole, ben spinto dalla componente acida che completava il quadro che mostrò una dama di rara eleganza. Potrebbe essere facile innamorarsene. Applausi all’azienda, al vino e all’enologo Franco Bernabei. Opa cupa, Stelle salenti.

posted by Mauro Erro @ 11:03,

3 Comments:

At 25 maggio 2008 alle ore 21:37, Blogger consumazioneobbligatoria said...

si può dire che sia il più brunello dei chianti e il più chianti dei brunello per sottolineare queste colline che guardano alle crete e come tu hai giustamente sottolineato che fruttano su due terreni molto diversi. il '99 a me piace anche molto perché è il più rancia dei fontalloro!

 
At 27 maggio 2008 alle ore 11:02, Anonymous Anonimo said...

Vino eccezionale, di grandissimo livello, un fuoriclasse.
Non è da meno il Rancia, forse meno morbido ma altrettanto avvolgente e ricco.

Non da meno, tra i prodotti di Felsina è l'olio denocciolato, un prodotto di grandissima qualità ma ad un prezzo proibitivo.

Ho visitato più volte l'azienda e, se passi sul mio blog ne ritrovi alcuni dettagli nelle foto.

 
At 27 maggio 2008 alle ore 12:15, Blogger Mauro Erro said...

@ Aldo:
Concordo. Non c'è da aggiungere altro.

@ Michelangelo:
Hai ragione, molto buono anche l'olio. Per le foto metti il link di seguito, così dai modo ai lettori di questo blog di poterle vedere. Ciao.

 

Posta un commento

<< Home






Pubblicità su questo sito