Calligramme (Chenin blanc) 2006, Domaine de Bellivière, Jasnières

Non ho ancora avuto modo di poter fare un secondo e più meditato assaggio (azienda non distribuita in Italia), per cui quelle che seguono sono solo sommarie, ma positive (se non di più) impressioni di un veloce incontro avvenuto in quel di Sarego, Vicenza, durante la manifestazione Vinnatur. Ho avuto modo di saggiare quattro dei bianchi prodotti da Chenin Blanc di quest’azienda – l’Effraie ‘06 dalla denominazione Coteaux du Loir da giovani vigne e il Vieilles Vignes Eparses ’06, proveniente dalla stessa denominazione ma prodotta da piante vecchie tra i 50 e gli 80 anni d’età; il Les Rosiers ’06 da giovani vigne nella denominazione Jasnierès ed appunto il Calligramme – traendone un gran piacere. Prodotto da viti vecchie oltre i 50 anni, il Calligramme ha una resa massima per ettaro di 35 ettolitri, ed è fermentato in botte. Può, a mio parere, essere l’equilibrio tra chi ricerca tanta materia prima, e chi, invece, preferisce vini più verticali espressione soprattutto del territorio: le radici delle vigne affondano nelle profondità delle argille a silex provenienti dalla decomposizione della roccia madre calcarea. Il colore è un giallo paglierino abbastanza carico, al naso, come ho scritto, è “cicciuto”, tanta materia prima in primo piano, fresca, fragrante e succosa adornata da sensazioni floreali, senza che si avvertano disturbanti nuances del legno. Al palato, invece, si esprime su una netta quanto affascinante mineralità, una nerboruta acidità ripulente, ed una giusta sapidità che rendono il sorso asciutto e secco, pronto per nuovi incontri di amorose corrispondenze etiliche. Da annotarsi sul taccuino, e andarlo a cercare. Nina Simone.

posted by Mauro Erro @ 11:21,

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