Greco di Tufo 2006, Vadiaperti

Se vi trovate a casa di un amico (Raffaele Troisi, patron dell'azienda) insieme ad un'allegra combriccola di bevitori e dopo aver bevuto (bevuto, non degustato) un imprecisato numero di bottiglie di Fiano di Avellino e di Riesling tedesco per vedere, in un'entusiasmante sfida Italia-Germania paragonabile ai migliori ricordi calcistici che evoca appunto l'accoppiata Italia-Germania, chi ne esca vincitore e, in un fuori programma vi viene servita questa bottiglia di vino tanto buona da lasciarvi di stucco, state certi che il minimo che si possa fare è raccontarla. Poi, si può quantomeno cercarla, acquistarla e berla (alla mia salute). Raccontarla nonostante da quell'assaggio sia passato un bel po' di tempo, ma son sicuro che oggi quel vino è ancor più buono. Sicumera che mi viene dalla splendida annata che è stata la 2006 per il Greco (il che vuol dire che per gli altri vitigni a bacca bianca in Campania è stata dura), e che ci regala in questa versione targata Vadiaperti sentori di frutta rossa (si sì, frutta rossa), un palato astringente da tannini (si sì, tannini), un'acidità da paura. Nota a margine, le belle e nuove etichette disegnate da Raffaele del Franco. Suzanne Vega.

posted by Mauro Erro @ 10:48,

1 Comments:

At 23 aprile 2010 alle ore 17:52, Anonymous gaspare said...

Ciao Mauro, dal mio taccuino ti leggo le note che scrissi in quell'evento memorabile: "13 Gradi, naso neutro ma molto bello, generoso di frutta. Vero. Semplice. Fresco. Il migliore di tutta la batteria."

 

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